Le cellule staminali, il grillismo pseudoscientifico e il complottismo

Stem-cell ruling riles researchers
Italian health minister’s support for a controversial treatment appals the country’s scientists.
Alison Abbott, NATURE, 26 March 2013

Questa settimana su Nature, la più importante rivista del mondo scientifico, dedica un articolo alle scelte italiane rispetto alle cellule staminali, un cedimento a garanzia di pseudodiritti che nascono dalla disperazione delle famiglie. Malgrado la mancanza di prove scientifiche, sull’onda delle pressioni mediatiche si cede alla speculazione di chi, senza scrupoli, propone terapie costose di non provata efficacia. La cosa più grave è che non viene dichiarato cosa viene immesso precisamente nell’organismo della persona malata. L’unica cosa certa sono i costi notevoli e i lauti guadagni di chi li somministra.
Purtroppo si tratta di una storia già vissuta. Sto vedendo ora “le invasioni barbariche” dove da Daria Bignardi si ripropone l’opinione, smentita ampiamente dalla scienza, secondo cui i vaccini procurano l’autismo. Striscia la notizia e le iene supportano il diritto ad essere sottoposti a terapia con le cellule staminali, Massimo Gramellini che supporta questo diritto. Le persone e i programmi che preferisco si fanno promotori di diritti di cure che quasi sicuramente non hanno effetti e che sicuramente arricchiscono gli speculatori. Questo mi provoca una profonda crisi ideologica e mi fa riflettere su dove stiamo andando.Tra i grillini c’è chi pensa che cure ormai dimostrate inefficaci da studi clinici per la cura della sclerosi multipla debba essere un diritto, chi pensa che ci sono cure efficaci tenute nascoste dalle lobby farmaceutiche. Alcuni  sono convinti di complotti con microchips che vengono inseriti nella cute delle persone per controllarle, il complottismo come base ideologica.

Qualche tempo fa, tornando da uno dei mie viaggi, mi sono imbattuto su facebook in un dibattito sulla cura Di Bella. Io intervenni dicendo, in modo moderato, che non essendoci prove di efficacia era inutile e pericoloso percorre questa strada. In pochi minuti sono stato investito da insulti. Ovviamente, essendo medico, ero pagato dalle case farmaceutiche e per questo esprimevo questa opinione, un altro diceva che la marijuana cura tutti i mali ma non viene diffusa per un complotto internazionale delle lobby farmaceutiche, per lo stesso motivo una cura dei tumori non viene diffusa pur essendo stata scoperta nel 1931. Alla fine, non mi ricordo come, un altro collegava tutti questi complotti all’abbattimento delle torri gemelle organizzata dalle lobby ebraiche. Ovviamente ho salutato, me ne sono andato, molto avvilito dalla constatazione della diffusa psicopatologia. Chi, come me, si occupa di neuroscienze, sa che il complottiamo e l’idea persecutoria fanno parte di meccanismi mentali primordiali che tutti noi abbiamo di base ma che emergono in condizioni patologiche.

Il problema scientifico delle cellule staminali è abbastanza semplice. L’utilizzo delle cellule staminali è in fase di studio e non ci sono prove sul possibile beneficio o di possibili effetti negativi. L’idea da cui si parte per questo tipo di trattamento è che la cellula staminale possa sostituire le cellule malate, ricreare il tessuto sano e guarire la malattia. In futuro questo sarà possibile, il problema attuale e che queste cellule “nuove” non sanno come andare a sostituire quelle malate, in pratica non conoscono la strada per arrivarci e come assumere le sembianze della cellula malata. Anzi, allo stato attuale c’è il rischio che queste cellule staminali si trasformino in tumori.

Quando la realtà, la scienza viene resa prona alla ideologie (Lisenko docet) si apre la porta al totalitarismo complottista che politicamente rischia di tradursi in totalitarismo politico. Infatti, se il riferimento non sono i dati, le prove ma la virulenza ideologica si rischia di andare verso una restrizione delle libertà politiche.

Una parola finale va spesa comunque per le persone, le famiglie disperate, per malattie che non hanno cure, che non hanno prospettive. Queste famiglie, se lasciate sole, senza supporto ed informazione vanno a cercare la risposta ovunque. Purtroppo internet non aiuta, si trova di tutto e chi ha soldi da investire riesce ad essere tra  i primi ad apparire su google con il conseguente paradosso che le prime informazioni che si trovano sano quelle degli speculatori. I giornali e mass media dovrebbe aiutare la scienza, approfondire le tematiche per aiutare le persone, purtroppo fa vendere di più cavalcare il disagio ed alimentare i falsi sogni.

Noi operatori dovremmo stare sempre più vicini a chi soffre per evitare che nella solitudine corrano dietro ai pifferai magici.

 

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